Il comunicato stampa Fim, Fiom, Uilm
Sant’Andrea Textile Machines (ex Cogne) annuncia trasferimenti dei lavoratori. Fim, Fiom, Uilm: “La Cogne nasce a Imola e non può morire a Novara!”
Doveva essere un incontro di aggiornamento quello che si è svolto il giorno 6 febbraio, presso la sede di Imola di Confindustria Emilia area Centro tra Organizzazioni sindacali e Direzione aziendale della Sant’Andrea T.M, invece il General manager incaricato arrivato direttamente da Novara, si è presentato al tavolo manifestando le intenzioni del gruppo di ridurre i costi e di ristrutturare e riorganizzare l’azienda partendo dalla sede di Imola dove sono rimasti 6 lavoratori nel reparto magazzini e ricambi.
Infatti il manager ha prospettato il trasferimento di 3 dipendenti nello stabilimento di Novara comunicando anche una condizione di esubero del personale.
Già nel 2020 si era concretizzata una riduzione della forza lavoro presente a causa della cessazione di attività del reparto officina con l’impegno però di salvaguardare il sito e l’occupazione delle .
La società, gestita dal gruppo francese NSC ha dichiarato l’intenzione di chiudere definitivamente la sede di Imola.
Fim Fiom e Uilm si oppongono a questa decisione in quanto i lavoratori “storici” e che tanto hanno dato negli anni per la COGNE MACCHINE TESSILI prima e per la Sant’Andrea dopo si vedrebbero negare il proprio posto di lavoro.
“Chiediamo alla Direzione aziendale di ritirare formalmente quanto comunicato durante l’incontro e ci opporremo con forza alle decisioni prese – dichiarano Fim Fiom e Uilm territoriali – non ci interessa il numero dei lavoratori interessati se 3,5 o 300 , crediamo convintamente che ogni posto di lavoro deve essere difeso e mantenuto a maggior ragione che la Cogne nasce ad Imola e non può morire a Novara o altrove”.
“Chiediamo alla Sant’Andrea e alla NSC groupe di trovare soluzioni che vadano verso un rilancio del sito e di attivare se necessario gli ammortizzatori sociali- rimarcano i sindacalisti”.
Fiom Fim e Uilm territoriali faranno muro nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori e di una realtà che seppur fortemente ridimensionata per noi rimane storia sul territorio. Le sigle ed i lavoratori non escludono sin da subito azioni di protesta.