Sciopero di otto ore alla Hydro Holding di Castello d’Argile (Bo), azienda leader nella produzione di raccorderia per oleodinamica, nell’assemblaggio di tubi flessibili raccordati e tubi rigidi sagomati, proclamato dalla Fim Cisl per oggi, lunedì 28 novembre, per protestare contro la decisione dell’azienda di interrompere la trattativa sul contratto integrativo di secondo livello.
“Riteniamo gravissima- dichiara categoria dei metalmeccanici Cisl – l’indisponibilità dell’azienda ad affrontare la questione salariale che lascia i lavoratori della Hydro Holding con i salari più bassi del territorio, situazione ancora più grave visto il contesto economico. In azienda continuano, infatti, ad essere presenti lavoratori, inquadrati al secondo livello con salari che non arrivano a 1.200 euro. A ciò si aggiunge che vengono comunque richieste ore di straordinario, crescono i profitti per l’azienda ma nulla viene redistribuito ai dipendenti e conseguentemente sono in aumento le dimissioni”.
“E’ irrispettoso e lesivo della dignità dei lavoratori – rimarca Fim Cisl – l’atteggiamento della Direzione aziendale che per quasi un anno ha fatto credere ai nostri operatori e alle RSU di essere disponibili ad una trattiva per l’integrativo aziendale salvo poi tradursi in un nulla di fatto. A ciò si aggiunge una comunicazione dell’azienda in cui palesa l’intenzione di erogare un fantomatico piano welfare unilaterale senza alcuna indicazione delle quantità economiche per l’anno 2023, ben sapendo che i bonus governativi scadranno proprio il 31 dicembre dell’anno corrente”.
“Per tutte queste gravi ragioni – conclude Fim Cisl – abbiamo proclamato lo sciopero di oggi, sollecitando i lavoratori ad astenersi dalla prestazione di lavoro straordinario fino a quando l’azienda non sarà disponibile ad un nuovo confronto per definire un’integrazione salariale per il 2022 e il 2023, nonché una piattaforma integrativa con premio di risultati da realizzarsi entro il primo semestre 2023”.