La Cisl Fp esprime grande soddisfazione per la sottoscrizione di un importante accordo in materia di welfare aziendale per i dipendenti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. L’accordo prevede un importo pari a 400 euro per ogni lavoratore da utilizzare per acquisti o rimborsi di servizi. Il pacchetto comprende vari servizi, supporto all’istruzione: spese scolastiche, asilo nido, mensa scolastica, centri estivi ma anche baby sitter, assistenza familiare con rimborsi per spese sostenute per i familiari a carico, istruzione e ricreazione: corsi di formazione, abbonamenti a palestre o centri sportivi, ingressi a cinema, teatri e mostre, assistenza sanitaria con rimborso per le spese sostenute, mobilità sostenibile e possibilità di destinare la somma al Fondo pensionistico complementare Sirio Perseo.
“La soddisfazione più grande – commenta Antonella Bruni, segretaria aziendale della Cisl Fp al Rizzoli – è l’essere riusciti per la prima volta a mettere al centro della contrattazione il professionista, con un accordo che guarda al suo benessere non solo dal punto di vista economico ma che prende a cura anche la sfera personale e famigliare del lavoratore, oltre che incentivare la mobilità sostenibile. Pensiamo che si tratti di un punto di partenza e una grande opportunità dal punto di vista sindacale, con questo accordo si lancia infatti un messaggio chiaro, i professionisti devono essere sempre più partecipi dei processi di cambiamento”.
“Un grande accordo – dichiara Carmela Lavinia, segretaria Cisl Fp Emilia Romagna – che premia il lavoro svolto ai tavoli di contrattazione e che rappresenta un cambio culturale nella contrattazione sanitaria. Un traguardo importante che comporta vantaggi per tutti i dipendenti e che soprattutto mette a disposizione risorse per i lavoratori con un beneficio rispetto ad erogazioni salariali gravate dal prelievo fiscale, aspetto rilevante in un momento in cui l’inflazione morde pesantemente il potere di acquisto delle retribuzioni”.
L’impegno della CISL FP prosegue, l’obiettivo infatti è quello di estendere questa misura anche al personale del comparto della Ricerca, attraverso la contrattazione specifica di settore, e alle altre aziende sanitarie.