Dall’1 al 4 marzo sciopero per il personale BoMob società che ha in gestione il piano sosta e il rilascio dei contrassegni a Bologna, proclamato da Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Usb contro il mancato pagamento delle quote di salario legate agli accordi di secondo livello sui premi.
Nello specifico i sindacati evidenziano come motivazioni:
– mancata erogazione del saldo del premio di risultato da pagare con la busta paga di febbraio 2023 come previsto dagli accordi aziendali vigenti e del saldo del premio D che si sarebbe dovuto pagare nel mese di ottobre 2022, come da accordi aziendali vigenti
– organizzazione del lavoro per il personale OQM con turni nei giorni 1-2-3-4 marzo di singoli lavoratori esposti a gravose condizioni operative e in difformità alle prassi in uso.
I sindacati inoltre sottolineano che rispetto alla lettera inviata all’azienda in cui venivano espresse criticità in tema di sicurezza “la risposta ottenuta è stata di forte diniego”.
I sindacati evidenziano poi che “la società BoMob si è aggiudicata la gara per il servizio della gestione della sosta nel Comune di Bologna e dei contrassegni sotto il vincolo della clausola sociale che poneva all’affidatario il vincolo del rispetto dei contratti di primo e secondo livello applicati ai lavoratori del ramo sosta”.
“Il mancato pagamento per scelta unilaterale di BoMob dei saldi dei premi – premio di risultato e premio D- con la conseguente contrazione della retribuzione dei singoli lavoratori rappresenta – secondo i sindacati – una grave violazione dei contratti oggi vigenti e un danno economico diretto”.
I sindacati hanno inoltre promosso un presidio giovedì 2 marzo alle ore 10, davanti a Palazzo d’Accursio a Bologna, un presidio, venerdì 3 marzo dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso BoMob, via Gobetti 52 a Bologna.