Non lasciare la guida del Tecnopolo di Bologna (strategie, investimenti, occupazione) tutta al libero mercato, ma garantire un controllo pubblico al sito. Occorre una gestione ‘equa’ dell’innovazione tecnologica digitale, ad esempio, che garantisca parità di accesso all’intelligenza artificiale. È l’obiettivo dell’accordo firmato, mercoledì 3 luglio, da Regione e sindacati, per il “Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub” nell’area di via Stalingrado e dintorni.
Il nuovo protocollo serve anche a valutare gli effetti delle attività dell’hub sull’organizzazione del lavoro nei diversi settori, in ambito pubblico e privato, così come “i necessari investimenti” sulla formazione e le ricadute sulle professionalità.
Hanno siglato oggi l’intesa Regione (era presente l’assessore al Bilancio Paolo Calvano, assente il collega al Lavoro Vincenzo Colla perché indisposto), Comune (con l’assessore Massimo Bugani) e Città Metropolitana (col delegato Sergio Lo Giudice). Per i sindacati c’erano tra gli altri Michele Bulgarelli della Camera del Lavoro, Massimo Bussandri della Cgil Emilia-Romagna, Marino Mazzini della Cisl metropolitana, Filippo Pieri della Cisl Emilia-Romagna, e Massimo Zanirato della Uil Emilia-Romagna.
“Quando era una manifattura tabacchi- evidenzia Calvano, riconoscendo al collega Colla gran parte del lavoro svolto- in quel luogo lavoravano 2.000 persone: a breve ospiterà 2.000 fra tecnici, ricercatori e professionalità necessarie per il suo funzionamento. Il Tecnopolo Manifattura di Bologna avrà dunque ancora un forte impatto occupazionale”. Controlleranno che tutto sia in regola, in questo quadro, un Comitato tecnico-scientifico (col sostegno di Art-Er) partecipato da tutti i protagonisti e un vero e proprio osservatorio, “che fornirà dati su tutti gli indicatori”, conferma in particolare Lo Giudice. Le organizzazioni sindacali saranno coinvolte dunque nel monitoraggio delle attività insediate, delle loro principali aree di ricerca, innovazione, organizzazione “e del sistema di relazioni con l’ecosistema regionale della ricerca e innovazione”, si legge nel protocollo.
Tutti i firmatari si impegnano ad “analizzare con continuità lo sviluppo del Tecnopolo Manifattura, le implicazioni sul sistema produttivo regionale e sulle istituzioni, gli impatti delle attività di ricerca finanziate, i progetti europei sviluppati, gli accordi introdotti” a livello nazionale e internazionale.
(Agenzia Dire – immagine Agenzia Dire)