Anche la Cisl tra i sottoscrittori lo scorso gennaio del manifesto “Bologna con Yunus” insieme a Fondazione Yunus, Comune di Bologna, Acli provinciali Bologna, Confcooperative Terre d’Emilia, Emil Banca, Fondazione Bologna Welcome, Legacoop Bologna e Ucid, esprime soddisfazione per Muhammas Yunus che assume l’incarico di capo del governo ad interim del Bangladesh.
Sono stati giorni infernali quelli appena trascorsi in Bangladesh, con le proteste di piazza, così partecipate dagli studenti universitari, e la dura repressione del regime che ha causato oltre 100 morti. Alla fine, la premier Hasina, grande oppositrice del Prof. Muhammad Yunus, ha dovuto dimettersi e lasciare il Paese sotto le pressioni del suo stesso popolo, che ha indicato in Yunus, economista e premio Nobel per la Pace nel 2006, la figura di garanzia per guidare il Governo di transizione che può traghettare il Paese verso una nuova stabilità.
Gli studenti universitari hanno invocato il nome di Yunus dal cuore della protesta e per chi si ispira al pensiero dell’accademico, ideatore del microcredito attraverso la sua Grameen Bank, e del paradigma del Social Business. Il Prof. Yunus, vittima di quella che le Nazioni Unite hanno definito una “parodia della giustizia”, ha visto intensificarsi iniziative giudiziarie di natura persecutoria nei propri confronti e nei confronti delle proprie organizzazioni in Bangladesh.
Oltre 180 personalità di caratura globale, di cui 100 premi Nobel, si sono strette al fianco del Professore e così ha fatto anche la città di Bologna, di cui Yunus è cittadino onorario, su iniziativa di Fondazione Yunus Italia e del Comune di Bologna, con le organizzazioni che più si richiamano al pensiero dell’economista: Acli provinciali Bologna, Cisl Area Metropolitana Bolognese, Confcooperative Terre d’Emilia, Fondazione Bologna Welcome, Legacoop Bologna, Emil Banca, Ucid.